venerdì 29 aprile 2016

Paris Saint-Germain 2014/15: utile di 10,6 milioni, fatturato record e revoca sanzioni UEFA.



Luca Marotta



I conti 2014/15 del Paris Saint-Germain evidenziano un utile di esercizio per 10,6 milioni di Euro, realizzato grazie all’ulteriore incremento del fatturato e alla riduzione dei costi di ammortamento e degli altri costi operativi. Il fatturato continua a beneficiare di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni e, seppur in misura nettamente inferiore agli esercizi precedenti, e della partecipazione alla Champions League. Il bilancio 2014/15 segna il ritorno all’utile dopo molto esercizi chiusi in perdita.
Il dati dell’esercizio 2013/14 evidenziavano una perdita di 302 mila Euro; quelli del 2012/13 un perdita di Euro 3,5 milioni. Sia l’esercizio 2012/13 che l’esercizio 2013/14, hanno beneficiato di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni e dei ricavi da Champions League.
Nel 2011/12 la perdita fu limitata a 5,4 milioni di Euro, grazie alla retroattività della “contribuzione” / sponsorizzazione, con l’Autorità del Turismo del Qatar, di cui si discusse molto, in particolare della sua conformità al Regolamento del Fair Play Finanziario.

Il Paris Saint-Germain Football SASP è una società per azioni sportiva professionistica, con un Capitale di 4.000.000 di Euro, in precedenza il Capitale era di 893.195,6 di Euro, poiché, in data 13 marzo 2014, si è verificato un aumento di capitale. La società di calcio parigina è controllata da Qatar Sports Investments. Il Presidente del consiglio di Amministrazione è A.Al-Khelaifi, il Direttore generale delegato è Jean-Claude Blanc. Nel consiglio di Amministrazione figurano: Sophie FERLET (amministratore di Société d'exploitation sports et événements); Mohammad AL-SUBAIE (Executive Director of Commercial Affairs beIN MEDIA GROUP e board member di Qatar Sports Investments).; Yousif AL OBAIDLI (Deputy CEO beIN MEDIA GROUP e board member di Qatar Sports Investments).

Di seguito si farà riferimento ai dati forniti dalla “DIRECTION NATIONALE DU CONTRÔLE DE GESTION” della Ligue de Football Professionnel, che non sono altro che i dati “aggregati” di “Paris Saint-Germain Football SASP”, PSG Merchandising e “Association Paris Saint-Germain FC”, che ha per oggetto la gestione del settore amatoriale del club. L’utilizzo del termine “dati aggregati”, è giustificato dal fatto che non si è in presenza di un vero e proprio bilancio consolidato. Tuttavia, la D.N.C.G. valuta i “dati aggregati” del bilancio della SASP con quello dell’Association e di PSG Merchandising, che sono pubblicati e accessibili a tutti e in forma sintetica.
L’esercizio 2014/15 rappresenta la quarta gestione a regime imputabile agli sceicchi.

Dal punto di vista sportivo l’esercizio 2014/15 è stato caratterizzato dal successo nelle tre competizioni nazionali e dal raggiungimento dei quarti di finale di Champions League per la terza stagione consecutiva.

L’accordo con il CFCB dell’UEFA e la revoca delle sanzioni.

Il 16 maggio 2014 il PSG raggiunse un accordo con il Club Financial Control Body dell’UEFA.
Nella sostanza, tale accordo prevedeva i seguenti punti:
-        per il 2014/15 la possibilità di un break-even deficit al massimo di 30 milioni di Euro;
-        pareggio di bilancio per il 2015/16;
-        la valutazione del contratto tra PSG e l'Autorità del Turismo del Qatar considerando un fair value, per un importo significativamente inferiore a quello attribuito dal club;
-        il costo del personale stabile nel corso degli esercizi 2015 e 2016 (“PSG accepts that employee benefit expenses cannot be increased during the next two financial periods (2015 & 2016”));
-        una limitazione del numero di giocatori da includere nella lista "A" ai fini della partecipazione alle competizioni UEFA;
-        una limitazione significativa della spesa nel mercato dei trasferimenti per le stagioni 2014/2015 e 2015/2016.  Il calcolo si basava sul saldo netto dei trasferimenti in entrata e uscita, in ogni finestra di mercato dei periodi di validità dell’accordo;
-        l’ impegno del PSG a pagare un importo totale di 60 milioni di Euro da trattenere sui ricavi per la  partecipazione a competizioni UEFA a partire dalla stagione 2013/14. Tuttavia, l’importo di 40 milioni di Euro era sottoposto alla condizione che il PSG soddisfasse le misure operative e finanziarie concordate con il CFCB della UEFA.

Il giorno 11 settembre 2015 il Club Financial Control Body dell’UEFA ha confermato la revoca di una serie di restrizioni imposte al Paris Saint-Germain.
In particolare, al PSG è stata revocata la restrizione sulla registrazione di nuovi giocatori nelle competizioni UEFA e la limitazione riguardante la quantità totale di costi del personale. La revoca è giustificata dal fatto che il PSG ha dimostrato in modo soddisfacente per il CFCB di aver soddisfatto tutti gli obiettivi finanziari per quanto riguarda le spese del personale e pareggio, come richiesto dall’accordo per gli esercizi al 2014 e 2015. Quindi, il rispetto degli obiettivi è stato raggiunto un anno prima di quanto originariamente previsto. Il CFCB ha confermato che tutti gli obiettivi importanti sono stati raggiunti. Nel valutare le informazioni presentate, particolare attenzione è stata rivolta alla corretta determinazione del perimetro di rendicontazione e al valore dei contratti di sponsorizzazione.
Il PSG resta comunque sotto stretto monitoraggio per tutta la stagione 2015/16 e dovrà rispettare gli ulteriori obiettivi di pareggio per l'esercizio chiuso al 2016.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto, al 30 giugno 2015 è positivo per Euro 54,2 milioni; mentre, al 30 giugno 2014, era positivo per € 43,6 milioni e al 30 giugno 2013, era positivo per € 37 milioni.
La variazione corrisponde all’utile di esercizio.
Il regolamento UEFA del Financial Fair Play, considera la regola del Patrimonio Netto non negativo come uno degli indicatori fondamentali; in particolare l’esistenza di un patrimonio netto negativo deteriorato è considerata come violazione del Regolamento stesso. Il PSG non ha problemi sotto questo punto di vista.
I mezzi propri finanziano l’ 8,5% dell’attivo; nell’esercizio precedente il 6,9%.

La Posizione Finanziaria Netta.



Considerando il finanziamento soci, la posizione finanziaria netta risulta negativa per Euro 91,6 milioni, mentre nel 2013/14 era positiva per Euro 2,1 milioni e nel 2012/13 era positiva per 17,5 milioni di Euro. Nel 2011/12 era negativa per € 138,7 milioni. Il finanziamento soci (“Comptes courants d’actionnaires”) aumenta da € 46 milioni a € 192,6 milioni. I prestiti effettuati dai soci finanziano il 30,1% dell’attivo (il 7,2% nel 2013/14). I debiti finanziari sono pari a 1,2 milioni di Euro (1,1 milioni nel 2013/14). Le disponibilità liquide aumentano a € 102,2 milioni da € 49,3 milioni del 2013/14.
Ai fini del Financial Fair Play bisogna considerare anche il saldo tra debiti e crediti per la compravendita di calciatori. Tale saldo è negativo per 94,2 milioni di Euro; mentre, nel 2013/14 era negativo per € 148,5 milioni. I debiti per l’acquisto di calciatori ammontano a circa € 95,3 milioni (€ 150,6 milioni nel 2013/14). I crediti per le cessioni dei calciatori ammontano a € 1,1 milioni (€ 2,1 milioni nel 2013/14).
Quindi, considerando i debiti verso i soci e il saldo tra crediti e debiti per la compravendita di calciatori, l’indebitamento finanziario resta inferiore al fatturato netto, anche non considerando gli “altri ricavi”.

Il Valore della Rosa.

Le immobilizzazioni immateriali relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 203,3 milioni (€ 276,1 milioni nel 2013/14).
E’ un valore che tiene conto della campagna trasferimenti dell’estate 2014/15 che ha visto solo un acquisto di rilievo: David Luiz (Chelsea).
L’incidenza sul totale dell’attivo, che è pari a € 639,8 milioni (€ 634,6 milioni nel 2013/14), è del 31,8% (43,5% nel 2013/14).

Il Conto Economico.

A differenza degli altri esercizi, nel 2014/15, il fatturato netto è aumentato del 2,1% , mentre i costi operativi sono diminuiti del 5%. Nel 2013/14 il fatturato netto era aumentato (+18,7%) in misura meno che proporzionale all’aumento dei costi operativi (+21,7%).



Il Fatturato.

Il fatturato, con esclusione delle plusvalenze, raggiunge la cifra record di  480,8 milioni di Euro (€ 474,2 milioni nel 2013/14). Anche, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League” il fatturato è stato pari a Euro 480,8 milioni (€ 471,3 milioni nel 2013/14). In ogni caso il fatturato supera la soglia dei 400 milioni di Euro, già superata, da alcuni anni, da club come Real Madrid, Barcellona, Bayern Munchen e Manchester United e si avvicina a quella dei 500 milioni di Euro. Al 30/06/2014, il fatturato era pari a € 474,2 milioni. Al 30/06/2013, il fatturato segnava la cifra di € 399,5 milioni; nel 2011/12 era pari a € 222.387.000, mentre al 30/06/2011 era pari a € 100,9 milioni.

I ricavi da cessione diritti audiovisivi risultano pari a € 105,8 milioni (€ 85,9 milioni nel 2013/14), con un’incidenza del 22% (18,1% nel 2013/14) sul fatturato netto. L’incremento è stato di 19,9 milioni di Euro. La partecipazione alla UEFA Champions League  ha determinato, a titolo provvisorio, dei ricavi per Euro 56.157.000 (€ 54.417.000 nel 2013/14). Si pensi che nel 2011/12, i ricavi da competizioni europee furono pari a 2,7 milioni di Euro, a seguito dell’eliminazione nella fase a gironi di Europa League .

Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, i ricavi “Broadcasting” sono pari a € 105,8 milioni (€ 83,4 milioni nel 2013/14) e comprendono € 56,2 milioni di ricavi per la partecipazione a competizioni europee.
I ricavi da gare aumentano da € 39,1 milioni a € 42,4 milioni, con un’incidenza dell’8,8%. Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, forse a causa della diversa riclassificazione utilizzata, rispetto alla DNCG, i ricavi da gare sono pari a Euro 78 milioni (€ 63,1 milioni nel 2013/14).
Sempre secondo lo studio Deloitte la media spettatori in “Ligue 1” è stata di 45.789 (45.420 nel 2013/14).
I ricavi da sponsor e pubblicità sono pari a Euro 129,2 milioni. Nel 2013/14 era evidenziato un importo di € 78,9 milioni e di € 35,2 milioni nel 2012/13. L’incidenza sul fatturato netto, della voce “Sponsors – Publicité” è solo del 26,7% (16,7% nel 2013/14).
Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, sempre a causa della diversa riclassificazione utilizzata, i ricavi commerciali sono pari a Euro 297 milioni (Euro 327,7 milioni nel 2013/14). Infatti, la classifica della Deloitte, non riporta, la voce relativa agli “altri ricavi”. Per tale motivo,  secondo Deloitte l’incidenza dei ricavi commerciali è del 61,8% e nessun altro club europeo analizzato mostra un’incidenza dei ricavi commerciali superiore al 60%. Tuttavia, bisogna evidenziare che in tale classifica, i rapporti commerciali del club con l'Ente del Turismo del Qatar, riclassificati in tale voce, restano una componente di vitale importanza per gli stessi ricavi commerciali.
Gli altri ricavi (“Autres produits”) ammontano alla cifra di Euro 205 milioni, con un’incidenza del 42,4%; mentre nel 2013/14, erano esposti per la cifra di € 270,3 milioni (€ 233,5 milioni nel 2012/13), con un’incidenza del 57%. Nel 2011/12 in tale voce era stato allocato l’effetto retroattivo del contratto con l'Autorità del Turismo del Qatar, su cui si è tanto discusso, ai fini della sua rilevanza in termini di Fair Play Finanziario. Evidentemente, l’allocazione contabile in tale voce vuole evidenziare la diversa “natura” giuridica dell’accordo con l'Autorità del Turismo del Qatar, che potrebbe essere “funzionale” alla tesi che sostiene che tale accordo dovrebbe essere stimato con parametri differenti rispetto a quelli utilizzati per le “normali” sponsorizzazioni o accordi commerciali.

Tuttavia, l’accordo raggiunto con il CFCB ha determinato il valore del contratto tra PSG e l'Autorità del Turismo del Qatar in base ad un “fair value”, per un importo significativamente inferiore a quello attribuito dal club.
Il grafico mostra come l’aumento del fatturato del PSG sia dipeso dagli “altri ricavi” e che nel 2014/15 gli altri ricavi siano diminuiti a fronte dell’incremento complessivo del fatturato netto.



Durante il 2014/15, sono state avviate le trattative per il rinnovo delle sponsorizzazioni con Nike ed Emirates e sono stati stipulati nuovi accordi con organizzazioni multinazionali, tra cui American Express.

Tra i tanti accordi commerciali bisogna anche evidenziare l’accordo con Ooredoo, in base al quale, a partire dalla stagione 2014/2015 e per cinque stagioni fino al 2017/18, PSG incasserà complessivamente Euro 75 milioni, ossia 15 milioni di Euro all’anno, per la presenza del logo Ooredoo nella parte posteriore delle maglie del Paris Saint-Germain, sulle maniche delle stesse maglie e sui cartelloni pubblicitari del Parc des Princes.

I Costi.

I costi operativi per il 2014/15 sono diminuiti del 5%, soprattutto a causa della riduzione degli ammortamenti e degli altri costi operativi escluso il personale.
Il totale dei costi operativi diminuisce del 5% (+21,7% nel 2013/14) da € 495,6 milioni a € 470,8 milioni.
Il costo del personale aumenta del 6,3% (+9,2% nel 2013/14) da € 239,8 milioni a € 254,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto, senza plusvalenze, del 52,7%, entro il limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario, anche se nell’accordo stabilito con l’UEFA era previsto che non aumentasse. Evidentemente l’aumento è stato giustificato, stante la revoca delle sanzioni.

I costi per la gestione dei calciatori (“Les Coûts des mutations”) comprendono sia gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori che le provvigioni spettanti agli agenti sui trasferimenti. Tale voce diminuisce del 16,9%, da € 114,4 milioni a € 94,3 milioni.
Gli altri costi ammontano a € 121,6 milioni (€ 142,4 milioni nel 2013/14) e registrano un decremento di € 20,7 milioni. Da evidenziare, che nel 2013/14 nei costi era compreso l’importo della transazione raggiunta con l’UEFA, relativa alle violazioni del Regolamento del Fair Play Finanziario, pari a 20 milioni di Euro e corrispondente alla parte non sottoposta a condizione sospensiva. Se si escludesse tale effetto tali costi sarebbero invariati e a determinare la riduzione complessiva è stato il decremento dei “Coûts des mutations”, anche perché, in base all’accordo transattivo con l’UEFA, il PSG ha accettato di limitare in modo significativo la spesa nel mercato dei trasferimenti per le stagioni 2014/2015 e 2015/2016.

Il Player Trading.



Il saldo economico dovuto alle operazioni dei trasferimenti calciatori è attivo per € 2,3 milioni (€ 23,4 milioni nel 2013/14). Tale voce non riesce a coprire il costo annuale relativo ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, comprensivo del costo degli agenti, pari a € 94,3 milioni (€ 113,4 milioni nel 2013/14).

Le cessioni con corrispettivo più importanti nel 2014/15 sono state: Christophe Jallet (Olympique Lione) e Clément Chantôme (FC Girondins Bordeaux).

La Gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria è risultata negativa per € 846 mila, mentre nel 2013/14 è stata negativa per € 1,9 milioni.

La Gestione Straordinaria.

La gestione straordinaria ha registrato un saldo negativo per € 2,9 milioni, mentre nel 2013/14 era esposto un saldo negativo per € 1 milione.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte  è positivo per € 11,7 milioni, mentre nel 2013/14, era negativo per € 971 mila e nel 2012/13, era sempre negativo per 3,3 milioni di Euro.
Per il rispetto del Break-Even Rule del Financial Fair Play sarà importante rispettare quanto pattuito nell’accordo di transazione col CFCB dell’UEFA.

Conclusioni.

L’accordo transattivo con l’UEFA ha esercitato degli effetti riassumibili nella riduzione dei costi di ammortamento, nella riduzione della voce “altri ricavi”. In effetti, nel 2014/15 il PSG si è limitato ad un solo grande acquisto ed ha sopperito finanziariamente alla riduzione della voce altri ricavi con l’aumento delle altri fonti di ricavo ed è ricorso in misura maggiore al finanziamento soci.
L’organismo di controllo dell’UEFA ha revocato le sanzioni con un anno di anticipo sul previsto.

Rimane fermo il fatto che nel corso dei prossimi anni, sarà importante per il PSG mantenere ricavi commerciali elevati. Sembrerebbe che il livello degli “altri ricavi” pari a circa 200 milioni di Euro abbia incontrato il consenso dell’Organo di controllo dell’UEFA, stante la revoca delle sanzioni.

giovedì 28 aprile 2016

Consolidato Valencia CF 2014/15: il fair value del debito rifinanziato riduce la perdita




Luca Marotta


Il bilancio consolidato 2014/2015 del Valencia CF si è chiuso con una perdita consolidata netta di 2.555.652 Euro; mentre il bilancio consolidato 2013/14 si era chiuso con una perdita consolidata netta di 1.105.675 Euro.

Il rifinanziamento del debito ha permesso di esporre nel bilancio 2014/15 nei proventi finanziari l’importo di € 53.128.512 derivante dal calcolo della differenza tra il valore contabile della passività finanziaria originale e il fair value del nuovo debito. L’impairment effettuato sulle immobilizzazioni relative al nuovo stadio ha determinato una svalutazione di 19 milioni di Euro e la rettifica delle riserve iniziali per € 10.174.104.

Dal punto di vista sportivo, durante la stagione 2014/15, il Valencia ha conquistato il 4° posto nella Liga di Spagna con 77 punti; acquisendo il diritto a partecipare ai play-off di UEFA Chamnpions League 2015/16; inoltre è stato eliminato agli ottavi della Copa del Rey.

Il Club.

Il Valencia Club de Fútbol è stato costituito il 18 marzo 1919. Sino al 30 giugno 1992 aveva la forma giuridica di società sportiva con personalità giuridica senza scopo di lucro, successivamente, si è preceduto alla trasformazione del club in “Sociedad Anonima Deportiva”.
Mentre i conti del 2013/14 sono da imputare alla vecchia gestione che vedeva il Valencia CF, S.A.D. appartenere ad un gruppo di società con a capo la “Fundación Valencia Club de Fútbol de la Comunidad Valenciana”; i conti del 2014/15 sono da imputare alla nuova proprietà.

Il giorno 1 dicembre 2014, Meriton Holdings Limited ha completato l’acquisizione del 70,06% delle azioni della Società. Come conseguenza della acquisizione, Meriton è diventata la società capogruppo. La sede legale di Meriton, è ubicata in Hong Kong, suite 2803, 28/F., One Exchange Square, 8 Connaught Place, Central. L’attività principale di Meriton è quella di una holding finanziaria.
Il Valencia Club de Fútbol, S.A.D. a sua volta controlla le seguenti società: Litoral del Este S.L.U., che si occupa della gestione immobiliare compresi gli impianti sportivi; Tiendas Oficiales VCF, S.L.U., che si occupa dei negozi e del merchandising.
Nel bilancio 2014/15, la “Fundación Valencia Club de Fútbol de la Comunidad Valenciana” risulta come “Empresa asociada”.

La continuità aziendale.

I revisori dei conti di Ernst & Young S.L. nella loro relazione, hanno richiamato l'attenzione per quanto riguarda il fatto che la determinazione del valore recuperabile delle attività per imposte anticipate iscritte per un importo di 39 milioni di euro al 30 giugno 2015 e il “fair value” di una passività finanziaria nella voce "debiti verso istituti di credito" che presenta un saldo pari a 36 milioni di euro al 30 giugno 2015 si basano su stime considerate nella proiezione finanziaria redatta dagli amministratori, che dovrebbe essere presa in considerazione in sede di interpretazione del bilancio consolidato. Data l'incertezza insita nella determinazione di tali stime, il valore recuperabile delle attività e delle passività potrebbe subire variazioni significative. Tuttavia, questo problema non ha cambiato l’opinione dei revisori sul bilancio.
Il revisori hanno richiamato l’attenzione anche per la valutazione delle immobilizzazioni materiali affidate ad un esperto indipendente che si è basato su delle stime, che hanno comportato una svalutazione di 32 milioni di Euro. Data l'incertezza insita nella determinazione di tali stime, il valore recuperabile di tali attività potrebbe subire variazioni significative. Tuttavia, anche questo problema non ha cambiato l’opinione dei revisori sul bilancio.

Gli Amministratori hanno evidenziato che la società presenta al 30 giugno 2015 evidenzia una posizione finanziaria equilibrata, con un patrimonio netto consolidato di 45,9 milioni di euro. Tuttavia, il bilancio rivela un capitale circolante netto negativo al 30 Giugno 2015 per € 86,4 milioni (negativo per 268,6 milioni di euro al 30 giugno 2014). Secondo gli Amministratori tale circostanza è una situazione naturale nel settore del calcio, settore in cui opera la società, ma richiede l'individuazione e perseguimento di ulteriori fonti di reddito, che generino avanzi di gestione economica e finanziaria, nonché misure alternative per ristrutturare il proprio sistema di finanziamento che permettano alla società di realizzare il necessario equilibrio finanziario.

Il trasferimento della proprietà del pacchetto azionario di controllo, ha permesso il rifinanziamento a lungo termine delle passività bancarie della Società. In questo modo, si è concluso un periodo di incertezza e debolezza economica che ha segnato ultimi anni di vita economica e sociale della società. Questo rifinanziamento a lungo termine ha portato ad un miglioramento del capitale circolante della Società di riclassificare i maggiori debiti a lungo termine del soggetto con le istituzioni finanziarie. In questo contesto, è stato rinegoziato il debito con l’impresa costruttrice del del nuovo stadio, UTE Bertolin-FCC.
Inoltre, gli Amministratori hanno evidenziato che l'azionista di controllo della Società ha espressamente dichiarato che fornirà il necessario supporto per permettere il rispetto degli impegni e degli obblighi di pagamento sostenuti dalla Società nei prossimi dodici mesi, in modo da garantire la continuità delle sue operazioni di sostegno finanziario. La Società ha firmato un accordo di finanziamento con l’azionista per una linea di credito. Pertanto, gli amministratori della Società ritengono che i flussi di cassa generati dalle linee di credito aziendali e disponibili siano sufficienti per far fronte alle passività correnti. Di conseguenza, gli amministratori della Società hanno preparato il bilancio sulla base del principio della continuità aziendale.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Il valore dell’attivo è aumentato del 7,2%, da € 412,5 milioni a € 442 milioni. Il valore contabile dei diritti pluriennali incide per il 21,4%; invece, il valore delle immobilizzazioni materiali incide per il 60,8% per via della questione del nuovo stadio.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,12 (0,13 nel 2013/14).
Infatti, l’equity ratio è basso ed è pari al 10,4% (11,7% nel 2013/14). Il ricorso al capitale di prestito è notevole.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,12 (1,13 nel 2013/14), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Ovviamente, come evidenziato dai revisori il valore dei beni è frutto di una valutazione in base al principio di continuità aziendale.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,25 (0,16 nel 2013/14), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve, tuttavia, risulta in miglioramento rispetto all’esercizio precedente e gli amministratori fanno affidamento sulle linee di credito disponibili per per far fronte alle passività correnti.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso del Valencia, tale indicatore risulterebbe pari al 19,1% (45,1% nel 2013/14), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 19,1 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, nettamente superiore all’anno.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo dei ricavi straordinari, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, si otterrebbe un risultato negativo per € 45,1 milioni; mentre nel 2013/14 era positivo per € 11,6 milioni. Di fatto, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero 11 Euro; nell’esercizio precedente, sempre in riferimento all’importo investito di 100 Euro, si sarebbero guadagnati solo 6 Euro.

Il Rendiconto Finanziario.

Il Rendiconto finanziario evidenzia che le disponibilità liquide sono diminuite di € 4.789.290. Infatti, la gestione corrente ha determinato un assorbimento del flusso di cassa per € 36.020.986; l’attività di investimento ha assorbito un flusso di cassa per € 10.414.489 e il flusso di cassa generato dall’attività di finanziamento è stato positivo per € 41.646.185. Da evidenziare che, durante il 2014/15, il flusso di cassa derivante dall’indebitamento infragruppo è stato pari a € 40.317.613.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto consolidato è positivo per € 45,9 milioni. Rispetto all’esercizio precedente è diminuito di € 2,4 milioni (-5%). A determinare la variazione negativa del patrimonio netto ha contribuito principalmente la perdita dell’esercizio per € -2.555.652. Tuttavia, bisogna evidenziare che risulta una rettifica delle riserve iniziali dovuta alle rettifiche operate da un esperto indipendente per quanto riguarda la valutazione del terreno e delle immobilizzazioni in corso riguardanti il nuovo stadio, che hanno determinato una rettifica negativa delle riserve iniziali per € 10.174.104.

I mezzi propri finanziano il 10,4% dell’attivo e l’ 11,1% dell’attivo non corrente. Rispetto all’esercizio precedente l’attivo non corrente risulta finanziato in misura maggiore dal passivo non corrente, che è aumentato da € 46,3 milioni a circa € 281 milioni.

L’indebitamento finanziario.



L’indebitamento finanziario netto è pari a € 242,13 milioni (€ 249,9 milioni nel 2013/14) e risulta in diminuzione di 7,7 milioni. Le disponibilità liquide sono diminuite di € 4,8 milioni assestandosi a € 1,3 milioni. I debiti con le banche sono ingenti e sono pari a circa 202,7 milioni di euro (€ 255,9 milioni nel 2013/14). La maggior parte riguarda quelli a lungo termine che sono pari a € 196.792.494. Nell’esercizio precedente prevalevano i debiti bancari a breve termine che erano pari a € 213.820.259. Grazie all’operazione di rifinaziamento del debito: il debito bancario a lungo termine finanzia un percentuale maggiore dell’attivo non corrente, ma non tutto, rispetto all’esercizio precedente.
Essendo l’EBITDA negativo per € 15,4 milioni, il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Ebitda evidenzia una forte tensione finanziaria.
Non a caso risulta un finanziamento soci di 40 milioni di Euro. Solo 20 giorni dopo l'acquisto delle azioni, MERITON ha iniettato 30 milioni di euro come finanziamento soci per coprire il fabbisogno di capitale circolante del Gruppo.
I debiti verso enti sportivi ammontano a € 60,1 milioni, di cui € 5,9 milioni a breve. Nel 2013/14 ammontavano a 23,3 milioni di Euro. I crediti verso enti sportivi ammontano a 20,9 milioni di Euro (nel 2013/14: € 22,9 milioni). Pertanto, l’indebitamento finanziario aumentato del saldo tra debiti e crediti verso enti sportivi supera di molto i ricavi. Tale circostanza rappresenta un dato giudicato negativamente ai fini del Fair Play Finanziario.

La situazione col Fisco.

Nell’attivo non corrente sono esposte imposte differite attive per € 39.334.557, di cui Euro 30.969.817 per il diritto a compensare negli esercizi futuri le perdite fiscali. Nell’attivo corrente sono esposte imposte attive per € 1.075.469 e un credito IVA per € 976.421.

I debiti verso il fisco, gli Enti Previdenziali e le Amministrazioni Pubbliche ammontano complessivamente a € 13.501.717. Da segnalare che la maggior parte riguarda i debiti per ritenute da versare, ammontanti a € 9.577.878.

I debiti col Personale
I debiti col personale ammontano a Euro 22.131.597 (€ 39.544.991  nel 2013/14).
Tali debiti risultano diminuiti di 17 milioni di Euro. Il rapporto tra debiti e costo del personale lascia intuire un ritardo nei pagamenti degli stipendi di circa quattro mesi. Pare che sia prassi consolidata del calcio spagnolo quella di pagare in due tranche, a Natale e a fine stagione, il grosso degli stipendi, pagando mensilmente solo il minimo sindacale. Tale circostanza spiegherebbe l’elevato importo dei debiti verso il personale dei club spagnoli.

Le immobilizzazioni materiali.

Le immobilizzazioni materiali nette sono pari a € 262.849.544 e sono composte da: Stadio e impianti sportivi per € 113.687.039; Terreni e Fabbricati per € 32.153.783; Immobilizzazioni materiali in corso per € 116.084.715 e altre immobilizzazioni materiali per € 6.753.953. L’incidenza sul totale dell’attivo è molto elevata, essendo pari al 60,8%.

Per le immobilizzazioni relative al nuovo stadio, la cui costruzione era ferma, è stata effettuata una valutazione esterna da parte di un esperto indipendente per determinarne il valore. Sulla base di questa valutazione, si è registrato una rettifica di 29,2 milioni di euro, di cui 19 milioni di euro iscritti alla voce " Deterioro y resultado por enajenaciones del inmovilizado" nel conto economico 2014/2015 e il resto nelle riserve iniziali per 10,2 milioni di euro.

Sugli immobili di proprietà esistono delle ipoteche. Sui terreni su cui insiste lo stadio Mestalla c’è un’ipoteca a favore di Bankia per 155 milioni di euro (200 milioni di euro nell’esercizio precedente). Il prestito di € 20,7 milioni (€ 25.653.000 nell’esercizio precedente) di Caixabank risulta contratto con garanzia ipotecaria sul terreni del Mestalla.
Esiste un’ipoteca sull’immobile ubicato in Avenida de Suecia, nº 17-19 a Valencia, a garanzia di un dilazionamento di pagamento di oneri contributivi previdenziali.
Sui terreni del Nuovo Stadio esiste un ipoteca a favore dell’ “Ayuntamiento de Valencia” a garanzia del pagamento di 19 milioni de euro.

Il valore della rosa.



Il valore contabile netto dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, compresi gli anticipi per l’acquisto, ammonta a € 94,4 milioni (€ 48.663.129,73 nel 2013/14). Tale valore nel 2012/13 era pari a 55.761.493,88. durante l’esercizio 2014/15, ci sono stati acquisti per 83,3 milioni; cessioni per un valore contabile residuo di 10,2 milioni e ammortamenti per 27,3 milioni.
Gli acquisti più importanti riguardano: Enzo Pérez (Benfica Lisbona); Nicolás Otamendi(FC Porto); Shkodran Mustafi (UC Sampdoria); Rodrigo de Paul (Racing Club de Avellaneda); Lucas Orbán (FC Girondins Bordeaux).
Nel 2014/15, Rodrigo e André Gomes (Benfica Lisbona) risultavano in prestito. Infatti, nel Bilancio del Benfica è scritto che a seguito della cessione del 100% dei diritti economici degli atleti Rodrigo e André Gomes dal Benfica a Meriton Capital Limited nel mese di gennaio 2014, questi atleti sono stati ceduti temporaneamente nella stagione 2014/2015 a Valencia FC, su indicazione di Meriton Capital Limited.
Nel bilancio è scritto che il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società, Lay Hoon Chan, ha dichiarato un conflitto di interessi per quanto riguarda l'acquisto dei calciatori Andre Gomes e Rodrigo Moreno, i cui diritti economici sono detenuti dalla società Meriton Capital Limited, di cui è amministratore. In questo senso, si è astenuto da qualsiasi coinvolgimento in tali operazioni.

Le cessioni più importanti sono state le seguenti: Jérémy Mathieu (FC Barcellona); Juan Bernat (FC Bayern Monaco); Dorlan Pabón (CF Monterrey); Adil Rami (AC Milan); Carles Gil (Aston Villa); Éver Banega (FC Siviglia); Aly Cissokho (Aston Villa); Jonathan Viera (Standard Liegi); Míchel (Guangzhou R&F).

Successivamente al 30 giugno 2015 sono state effettuate acquisizioni di calciatori per 108 milioni di euro e sono state effettuate cessioni per 50 milioni di euro.

I Ricavi.



Il fatturato consolidato netto, senza plusvalenze, nel 2014/15 è pari a € 81,6 milioni e risulta in diminuzione del 12,3%. I ricavi TV per competizioni nazionali incidono per il 58,8% e sono pari a € 48 milioni. Nell’esercizio precedente erano uguali ma incidevano per il 51,5%.
I ricavi da competizioni e partite amichevoli diminuiscono da € 13.331.986 a € 5.671.249. La diminuzione è dovuta al fatto che nel 2013/14 il Valencia ha disputato l’Europa League, mentre nel 2014/15 non ha disputato competizioni UEFA.
I ricavi da abbonamenti e quote sociali aumentano dell’8,3%, da € 11.066.703,24 a € 11.984.234.
I ricavi commerciali, comprensivi di ricavi da sponsorizzazioni, pubblicitari, ricavi commerciali da merchandising e vendita prodotti ufficiali diminuiscono da € 15.892.735 a € 15.432.280.
Gli Altri ricavi di gestione sono pari a € 563.381 (€ 4.831.059 nel 2013/14) e riguardano ricavi accessori di gestione per € 327.523 (€ 4.621.824 nel 2013/14) e contributi di esercizio per € 235.857 (€ 209.234,59 nel 2013/14).

Il Player Trading

Il risultato derivante dalla gestione economica dei calciatori è positivo per € 33,9 milioni, a fronte di vendite dei diritti di acquisizione dei calciatori per un importo totale di 45,4 milioni di euro.
mentre nell’esercizio precedente erano pari a 22,1 milioni di euro.
Gli ammortamenti dei calciatori sono pari a 27,3 milioni di Euro (€ 21,17 milioni nel 2013/14). Pertanto, il risultato derivante dalla gestione economica dei calciatori è positivo è riuscito a coprire il costo annuale dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per € 6,6 milioni.

I Costi.

Il costo totale del personale è aumentato del 10,4% da € 58.248.367a € 64.310.782. Tale costo comprende il costo del personale non sportivo che è aumentato a € 9.934.938 da € 7.521.485.
Il costo totale del personale include i premi per il conseguimento del diritto a partecipare alla competizione UEFA Champions League per la stagione 2015/2016, e i costi per le rescissioni contrattuali con il direttore commerciale, il direttore sportivo e alcuni membri del suo staff per l’importo di 4,1 milioni di euro.
Il rapporto tra costo totale del personale e fatturato netto senza plusvalenze è pari al 78,8%.

Per il personale sportivo iscrivibile nella LFP, il costo del lavoro allargato, che considera anche gli ammortamenti dei giocatori e altri costi specifici, è pari a € 74.295.205, di cui € 45.790.305 come costo del personale; € 26.987.595 come ammortamenti ed € 1.517.304 come altri costi.
Per il personale sportivo non iscrivibile nella LFP, il costo del lavoro allargato, è pari a € 11.018.416, di cui € 10.855.507come costo del personale; € 342.707 come ammortamenti ed € - 179.798 come altri costi.

Gli ammortamenti totali sono aumentati da € 22,9 milioni a 29,6 milioni, di cui 2,3 milioni di Euro riguardanti altri ammortamenti.
L’impairment effettuato sulle immobilizzazioni relative al nuovo stadio ha determinato una svalutazione di 18.997.086 Euro.

I costi per servizi esterni sono aumentati a € 16.586.813 da € 16.328.114. Tali costi comprendono spese per contratti di locazione per € 319.110; spese di manutenzione e riparazioni per € 2.590.184 spese per servizi professionali indipendenti per € 2.590.774; premi assicurativi per € 673.274; Servizi bancari e similari per € 269.660; Pubblicità, propaganda e pubbliche relazioni per € 91.072; spese per altri servizi per € 9.072.147.

I proventi finanziari includono l’ Effetto “fair value” sull’operazione di rifinanziamento del debito per € 53.128.512.
Il fair value dei debiti con gli istituti di credito, calcolato sulla base di un flusso di cassa scontato non differiva significativamente dal loro valore contabile, ad eccezione dei prestiti e crediti da istituti di credito a lungo termine a tasso fisso fino una certa data. A causa dell’operazione di rifinanziamento del debito bancario per varie istituzioni finanziarie per l'anno 2014/15 e dopo aver valutato che parte di esso deve essere considerato come un nuovo debito da un punto di vista contabile, la Società ha registrato a conto economico la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria originale e il fair value del nuovo debito. Così, è stato registrato un importo di 53,1 milioni di euro di componenti positivi di reddito alla voce "Proventi finanziari" del conto economico.

Gli oneri finanziari sono notevoli perché sono pari a € 12.501.766, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 11.281.251 Euro. L’incidenza sul fatturato netto è del 15,3%.

Gli oneri straordinari comprendono l’importo di € 10.977.469 relativo all’annullamento del “Plan de Actuación Integral” (PAI) della controllata Litoral del Este, S.L.U. riguardante i progetti sui terreni di Porxinos. Gli Amministratori hanno scritto che il Gruppo, durante l'esercizio, ha raggiunto delle transazioni giudiziarie con i maggiori proprietari terrieri di Porxinos con l'obiettivo di regolare le conseguenze l'annullamento del PAI. Gli oneri straordinari comprendono anche l’impairment sulle immobilizzazioni per il nuovo stadio per circa 19 milioni di Euro.

Break-even result.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 2.280.536; nel 2013/14 era positivo per € 1.355.830.
Il Valencia ha chiuso l’ esercizio 2014/2015 con una perdita al netto delle imposte per € 2.555.652.

Conclusioni.

L’esercizio 2014/15 è stato caratterizzato principalmente dal cambio di proprietà, che ha permesso il rifinanziamento del debito.
Per l’esercizio 2015/2016, gli amministratori prevedono un forte aumento del fatturato a causa della partecipazione alla Champions League e all’aumento dei ricavi da diritti di trasmissione televisiva delle partite.


sabato 23 aprile 2016

West Ham United 14/15: secondo utile consecutivo e record di fatturato.



Luca Marotta


Nell’esercizio 2014/15, il West Ham United ha registrato, per la seconda volta consecutiva, il più alto fatturato della sua storia con £ 120,7 milioni (£ 114,8 milioni nel 2013/14) e il più alto livello di investimenti nella prima squadra con £ 38,8 milioni (£ 32,9 milioni nel 2013/14).
Inoltre, per il secondo esercizio consecutivo ha chiuso il bilancio con un utile di £ 2,998,000 (£ 10,3 milioni nel 2013/14).

Dal punto di vista sportivo il West Ham, durante il 2014/15, oltre a partecipare alla F.A. Premier League, conseguendo il dodicesimo posto ha raggiunto l’obiettivo della permanenza nella massima Serie. Inoltre ha acquisito il diritto di partecipare alle competizioni europee, per il posto in più assegnato dall’Uefa all’Inghilterra  per la Fair Play League.

Il West Ham è stato eliminato al quinto turno di FA Cup e al terzo turno di Capital One Cup.

Il Gruppo.

La società “WH Holding Limited” controlla il gruppo cui fa capo “West Ham United Football Club Limited”.
David Sullivan è il controllore di ultima istanza della società capogruppo WH Holding Limited, perché ne detiene il 51,1%

La continuità aziendale.

Per garantire la continuità aziendale, gli amministratori si sono impegnati, innanzitutto, sul fronte delle fonti di finanziamento esterne, ossia ottenere credito dalle banche, ed in seconda battuta hanno ottenuto l’impegno del supporto finanziario della proprietà.

Il prestito ottenuto nel mese di luglio 2013, per 21,3 milioni di sterline fino al mese di maggio 2015 è stato esteso fino al mese di dicembre 2016. Dalla fine dell’esercizio il gruppo ha rimborsato £ 6.5 milioni di questa prestito. Inoltre, dopo la chiusura dell’esercizio gli amministratori hanno ottenuto ulteriori finanziamenti a breve termine per £ 30,1 milioni, rimborsabili nel mese di Agosto 2016.

Gli amministratori ritengono che le previsioni per il futuro si basano su delle ipotesi sufficientemente solide (in particolare riguardo ai diritti TV) per giustificare la fiducia nello stato della continuità aziendale della società e nel caso in cui fosse necessario, i proprietari si sono impegnati a fornire il sostegno finanziario che gli amministratori riterranno necessario.

Dopo l'avvio di accurate analisi e indagini e tenuto conto delle incertezze esistenti, gli amministratori hanno la ragionevole aspettativa che il gruppo abbia adeguate risorse per continuare la sua attività operativa in un futuro prevedibile, pertanto, gli amministratori continuano ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella preparazione della relazione annuale e bilancio

Il Patrimonio Netto.



Il Patrimonio Netto consolidato è negativo per £ 47,4 milioni. Nel 2013/14 era negativo per £ 51,5 milioni. La variazione di £ 4,1 milioni è dovuta all’utile netto consolidato dell’esercizio ed ad una rettifica nella rivalutazione delle immobilizzazioni di £ 1 milione.

L’Indebitamento Finanziario Netto è l’unica fonte di finanziamento del Capitale Investito Netto.



La Posizione Finanziaria Netta.



La posizione finanziaria netta è negativa per £ 66,7 milioni, ma è inferiore al fatturato netto.
I debiti finanziari riguardano: debiti bancari per £ 39,3 milioni (di cui £ 24,5 milioni a breve termine); debiti verso azionisti per £ 49,2 milioni; altri debiti finanziari per £ 611 mila. Il finanziamento da parte degli azionisti ha scadenza oltre l’esercizio successivo.
I debiti verso altre squadre di calcio per il trasferimento calciatori ammontano a £ 23,5 milioni (£ 24,4 milioni nel 2013/14). Invece, i crediti verso altre squadre di calcio per il trasferimento calciatori ammontano solo a £ 1,26 milioni (£ 244 mila nel 2013/14).
Anche considerando anche il saldo tra debiti e crediti verso squadre di calcio, l’indebitamento rimarrebbe al di sotto del fatturato netto.

Le Immobilizzazioni.
Le immobilizzazioni immateriali oltre al valore della rosa calciatori comprendono l’avviamento derivante da acquisizioni per £ 37,9 milioni.
Le immobilizzazioni materiali ammontano a £ 43,1 milioni (£ 40,9 milioni nel 2013/14) e incidono sul totale dell’attivo per il 31,9%. Sono composte da terreni e fabbricati di proprietà per £ 39,5 milioni; impianti e attrezzature per £ 3,5 milioni e automezzi per £ 12 mila.

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile netto della rosa calciatori risulta aumentato di £ 15,6 milioni, rispetto all’esercizio precedente, a causa di investimenti per £ 38,8 milioni, cessioni per un valore contabile netto di £ 1,6 milioni e ammortamenti per £ 21,6 milioni.
Tra i calciatori acquistati figurano: Mauro Zarate; Enner Valencia; Aaron Cresswell; Cheikou Kouyate; Diafra Sakho; Diego Poyet, Morgan Amalfitano, Michail Antonio, Nikica Jelavic, Stephen Hendrie e Darren Randolph.

Dopo la chiusura dell’esercizio, sono stati investiti £ 36,8 milioni con possibilità di un ulteriore esborso di £ 2,5 milioni in dipendenza dei risultati sportivi. Tra i calciatori acquistati figurano: Pedro Obiang; Dimitri Payet, Angelo Ogbonna

La Gestione Economica.



L’evoluzione del Fatturato, grazie alla partecipazione alla Premier League risulta in crescita, soprattutto grazie ai diritti televisivi. Ed è stato l’incremento dei ricavi televisivi che ha determinato il ritorno all’utile di esercizio negli ultimi due esercizi.



Il Fatturato durante la stagione 2014/15 è aumentato di £ 5,9 milioni, a causa soprattutto dell’incremento di £ 3,6 milioni dei ricavi per diritti televisivi, superando per la seconda volta consecutiva la soglia dei 100 milioni di sterline. Nel 2012/13 col decimo posto in Premier League il fatturato netto era pari a £ 89,8 milioni. Nel 2011/12, con il terzo posto in Championship e la relativa promozione, il fatturato ha raggiunto la cifra di £ 46,2 milioni. Nel 2010/11 con il ventesimo posto in Premier League raggiunse la cifra di £ 80,5 milioni.
I ricavi da gare sono aumentati da £ 19,5 milioni a 19,9 milioni. La media spettatori è stata di 34.874 (34.007 nel 2013/14).
I ricavi commerciali sono aumentati da £ 19,9 milioni a £ 21,8 milioni, di cui £ 7,3 milioni dalle vendite al dettaglio e merchandising (£ 6,3 milioni nel 2013/14). I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità sono aumentati del 6,5% a £ 14,5 milioni,

I costi operativi complessivi aumentano da £ 102,6 milioni a £ 117 milioni. L’aumento dei costi, pari al 14% è stato superiore all’aumento del fatturato netto, che è stato del 5,1%. Di conseguenza il risultato operativo, prima del calcolo del risultato della cessione calciatori, è diminuito da £ 31,3 milioni a £ 27 milioni.
Il costo del personale ammonta a £ 72,7 milioni e rappresenta il 60,2% del fatturato netto. Rispetto all’esercizio precedente si è verificato un incremento di £ 8,8 milioni, pari al 13,8%. Nel 2013/14 il costo del personale è risultato pari a £ 63,9  milioni, con un’incidenza sul fatturato del 55,6%; mentre nel 2012/13 era pari a £ 56,2 milioni.
In media il personale è stato di 591 unità, di cui 93 tesserato e 334 lavoratori temporanei.

Il regolamento sul controllo finanziario dei club della Premier League prevede misure di controllo dei costi a breve termine. La norma si riferisce agli ingaggi dei calciatori (player wage costs) e non all’intero costo del personale (Staff costs) e stabilisce una restrizione all’incremento degli stipendi dei calciatori.
Se il costo degli stipendi dei calciatori, compresi i diritti di immagine, fosse superiore rispettivamente per gli anni 2013/14, 2014/15 e 2015/16 a £ 52milioni, £56 milioni, e £ 60milioni e relativi incrementi superiori a £ 4 milioni rispetto all’esercizio precedente o rispettivamente di £ 4 milioni, £ 8 milioni o £ 12 milioni rispetto alla Stagione 2012/13; l’incremento degli stipendi dei calciatori, per la cifra eccedente il limite, non può essere finanziato con i ricavi centralizzati della Premier League,
La parte eccedente il limite dei 4 milioni annui di incremento o del limite alternativo rispetto al 2012/13, poteva essere finanziato dall’incremento di altre fonti di ricavo, a meno che l’aumento sia stato causato da contratti stipulati prima del 31 gennaio 2013.
Nel caso del West Ham, gli incrementi annuali riferibili ad altre fonti di ricavo, esclusi i diritti TV, sono stati pari a £ 2,3 milioni; mentre rispetto al 2012/13 sono stati di £ 3,8 milioni. L’incremento del costo totale del personale rispetto al 2012/13 è stato di £ 16,5 milioni.

Dal 2016/17 in poi le norme “STCC” si applicheranno solo ai club con costi salariali dei calciatori superiori a £ 67 milioni nel 2016/17, £ 74 milioni nel 2017/18 e £ 81 milioni nel 2018/19.

L’ammortamento dei calciatori è aumentato da £ 17,9 milioni a £ 21,6 milioni. L’ammortamento dei calciatori incide sul fatturato netto per il 17,9%.

Il costo del fattore lavoro, dato dalla somma degli ammortamenti calciatori e costo del personale, che è pari a £ 94,3 milioni (£ 81,8 milioni nel 2013/14), incide sul fatturato netto per il 78,1%.

Il risultato economico della cessione calciatori è aumentato da £ 1,4 milioni a £ 3,1 milioni.

La gestione finanziaria è negativa per £ 5,5 milioni, mentre nell’esercizio precedente era negativa per £ 4,9 milioni.

Il punto di pareggio.

La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli ultimi tre esercizi dal 2012/13 al 2014/15 è positiva per £ 9,8 milioni.
La partecipazione alla F.A. Premier League, con i ricavi per diritti televisivi, sembra fondamentale per il raggiungimento dell’equilibrio economico per i club inglesi.

Per quanta riguarda la regola “Long-Term Sustainability Regulation”che stabilisce che i Club della Premier League dalla stagione 2014/15 non devono più registrare perdite triennali aggregate superiori a £ 105 milioni, il West Ham non evidenzia problemi.

Lo Stadio.

Nel dicembre 2012, l'offerta del West Ham, per la gestione del nuovo Stadio Olimpico di Londra, è stata giudicata la migliore dalla commissione preposta.
L’attuale capacità del Boleyn Ground è di 35.016 spettatori, mentre lo stadio Olimpico di Londra avrà una capacità di 60 mila spettatori.
L’obiettivo è quello di utilizzare lo Stadio Olimpico nel 2016, a seguito del completamento dei lavori di ristrutturazione e adeguamento alle esigenze di un club di calcio.
Tali lavori sono proseguiti durante l’esercizio 2014/15. La nuova casa del West Ham sarà uno delle più grandi arene del mondo del calcio e una base di partenza per trasformare il futuro del club.
E’ stato progettato il nuovo megastore del club che con 12.000 mq di superficie sarà quasi 3 volte la dimensione dell’attuale negozio del club.

Prospettive future.

Il raggiungimento dell’obiettivo della “salvezza”, ha permesso al West Ham di partecipare alla Premier League 2015/16, con l’obiettivo di salvarsi. La salvezza permetterà al West Ham di beneficiare, come nel 2014/15, dei considerevoli proventi derivanti dalle redistribuzione di diritti TV della Premier League. Tenuto conto che anche nella Premier League 2015/16 il West Ham ha conseguito l’obiettivo della permanenza nella massima serie, si prospetta una stagione sportiva 2016/17 in Premier League con il nuovo stadio, che offrirà enormi opportunità commerciali e per il brand. A tutto ciò si deve aggiungere anche il nuovo accordo per i diritti televisivi migliorativo.


Gli Amministratori evidenziano che le nuove regole del Financial Fair Play della Premier League limiteranno la capacità dei club di aumentare eccessivamente i costi dei calciatori e probabilmente consentiranno a tutti i club, compreso il West Ham, di aumentare la redditività. Secondo gli Amministratori, il West Ham, continuerà ad operare nell'ambito di tali regole.

giovedì 21 aprile 2016

Bilancio Catania 2014/15: perdita di 15,4 milioni con il paracadute e l’archivio RAI.



Luca Marotta


Il bilancio chiuso al 30 giugno 2015 di “Calcio Catania S.p.A.” si è chiuso con una perdita di Euro 15.356.900, nonostante il paracadute di 12,5 milioni di Euro e i ricavi per la vendita dell’archivio RAI per 6 milioni di Euro. Sul risultato ha pesato anche la retrocessione in LegaPro. Infatti, l’entità della perdita è accentuata anche dal fatto che si è proceduto ad un accantonamento per Euro 8.314.171 al "Fondo rischi campagna trasferimenti sportivi professionisti 15/16” riguardante le minusvalenze realizzate a seguito di vendite e risoluzioni contrattuali dei calciatori avvenute nei primi mesi della stagione sportiva 2015/2016, già note alla data di redazione del presente bilancio, e rese necessarie a seguito della retrocessione della società in lega pro e della impossibilità a mantenere tali contratti in lega pro.
Nella Relazione sulla gestione del bilancio annuale al 30/06/2015 è scritto che: “in data 23 giugno 2015, tre dirigenti del club etneo (il presidente Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e il direttore sportivo Daniele Delli Carri), sono stati accusati di aver comprato alcune partite del campionato di Serie B 2014-2015 per consentire alla squadra di evitare la retrocessione.”
In data 29 agosto 2015, con sentenza della Corte d'Appello Federale della Figc, la società è stata retrocessa in Lega Pro, con una penalizzazione di 9 punti. Al club etneo, oltre alla retrocessione in Lega Pro e alla penalizzazione di 9 punti, i giudici hanno comminato anche un'ammenda di 150.000 euro. Alla sanzione disciplinare di cui sopra si è aggiunta un’ulteriore sanzione consistente nella penalizzazione di un altro punto per violazioni "ai fini del rilascio della Licenza Nazionale per l'ammissione al Campionato Professionistico di Serie B 2015/2016".
Sul fronte dei debiti finanziari il Catania è riuscito ad ottenere una dilazione quinquennale delle date di rimborso dei mutui.
Il bilancio chiuso al 30 giugno 2014, riportava una perdita di 9.553 Euro, nel 2012/13 era evidenziato un utile di esercizio pari € 91.713 al netto di imposte per € 995.377.

Dai risultati di bilancio, sembrerebbe trovar conferma l’ipotesi che l’equilibrio economico che aveva caratterizzato in passato la gestione del Catania dipendesse dalla partecipazione al campionato di Serie A con i suoi rilevanti diritti TV, che vengono meno nel campionato della Serie B, anche se l’impatto della retrocessione è attenuato dal paracadute. Per tale motivo, per una squadra retrocessa diventa necessario una pronta risalita in Serie A, la doppia retrocessione complica il tutto. Anche perché i ricavi di Lega Pro sono inferiori a quelli della Serie B.

Il Gruppo

“Calcio Catania S.p.A.” è una società controllata al 95,40% da “Finaria S.p.A.”, con Amministratore Unico Antonino Pulvirenti. Il restante 4,60% è di proprietà della società “Meridi Srl”, che ha come amministratore delegato Angelo Agatino Vitaliti.
La società “Finaria S.p.A.” ha un capitale sociale di € 4.644.000, interamente versato. Il patrimonio netto relativo all’ultimo bilancio approvato, al 31/12/2014, è pari a € 59.289.434 (€ 64.854.586 al 31/12/2013 ed € 72.735.279 al 31/12/2012), la perdita dell’esercizio 2014 è stata pari a € 5.565.151, la perdita dell’esercizio 2013 era pari a € 2.880.694, mentre nel 2012 era evidenziato una perdita di € 35.054.942. Il valore della produzione nel 2014 è stato di € 2.630.508 (€ 3.073.147 nel 2013).
La Società Finaria Spa redige il bilancio consolidato del gruppo.
Nella Relazione sulla Gestione è evidenziato che “i rapporti intrattenuti con imprese controllate, collegate, controllanti e consorelle (società controllate direttamente da Finaria Spa) non comprendono operazioni atipiche e/o inusuali ma sono regolati da normali condizioni di mercato”. Il rapporto con Meridi Srl ha generato ricavi per € 300.000, come Sponsor ufficiale, e costi per € 13.452 per acquisto materiale di consumo. Il rapporto con Finaria Spa ha determinato finanziamenti per € 542.000. Il rapporto con la società Platinum srl ha generato ricavi € 546.369 (€ 418.762 nel 2013/14), di cui € 250.000 per fitto attivo ed € 296.369 come Rimborso spese amministrative, e costi per € 278.179 (€ 522.094 nel 2013/14), di cui € 101.129 per gas; €36.930 per Allenamenti ritiri prima squadra; € 5.006 per Costi viaggi e trasferte; € 18.401 per Spese di rappresentanza; € 130.165 per Servizio mensa settore giovanile.

La Continuità aziendale.

Il Bilancio 2014/15 di Calcio Catania SpA ricade nell’ipotesi prevista dall’articolo 2446 del codice civile, ossia quando risulta che il capitale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite.

Gli amministratori hanno valutato le poste di bilancio ispirandosi ai criteri generali della prudenza e della competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività.
L'assemblea dei soci del 30/09/2015 ha deliberato di differire il termine per l'approvazione del bilancio al 30.06.2015, per consentire al nuovo organo amministrativo di procedere alla redazione del progetto del bilancio di esercizio al 30 giugno 2015, a seguito delle dimissioni del CdA in carica, alla data del 23 giugno 2015.

Il Collegio sindacale ha evidenziato che l’ulteriore retrocessione della squadra nella serie inferiore “Lega-pro”, per la vicenda del “calcio scommesse”, ha inciso negativamente sul risultato del bilancio 2014-15. In effetti, il Collegio Sindacale ha evidenziato che oltre ai minori abbonamenti si è dovuto registrare l’accantonamento, in un apposito fondo rischi, di euro 8.314.171 per le minusvalenze realizzate a seguito della risoluzione di taluni contratti riguardanti dei calciatori. Inoltre, altri accantonamenti sono stati effettuati per cause di contenzioso tributario, per giudizi non ancora definitivi, e cause legali per rischi connessi ad eventuali richieste di penalità, percentuali aggiuntive, indennità, da parte dei procuratori e giocatori.

Il Collegio sindacale non ha rilevato motivi ostativi all’approvazione del bilancio di esercizio al 30/06/2015, né ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata dall’Organo Amministrativo per la copertura della perdita dell’esercizio.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Ovviamente, il giudizio sulla struttura dello Stato Patrimoniale dipende dall’aver adottato il principio della continuità aziendale tra i criteri di valutazione del bilancio.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,19 (1,43 nel 2013/14), ciò vuol dire che, adottando il principio di continuità aziendale, al 30.06.2015, il club possedeva dei beni il cui valore era di sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,40 (0,48 nel 2013/14), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Anche non considerando i ratei e i risconti passivi, pari a € 2,6 milioni, l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’Indicatore di Liquidità
Tale indice coincide sostanzialmente con l’indicatore di Liquidità utilizzato dalla FIGC che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,43, di poco superiore alla soglia minima del 2015/16 stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,4.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,18.
Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di copertura delle attività con mezzi propri, è pari a 16%. Il ricorso al capitale di terzi è pari all’ 84%.

La Voce Terreni e Fabbricati.

Il bilancio del Catania si caratterizza per la notevole incidenza sul totale delle immobilizzazioni e dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati”.
La voce “Terreni e fabbricati” rappresenta il 46,7% dell’attivo.
Durante l’esercizio 2010/11, fu inaugurato a Mascalucia, in contrada Torre del Grifo, il nuovo centro sportivo. All’epoca, gli Amministratori, sostennero che la mancanza di un Centro Sportivo aveva impedito nel corso degli anni un adeguato sviluppo del settore giovanile. Il costo storico a bilancio della Voce “Terreni e Fabbricati” è di € 47.387.440 , di cui € 1.293.143 per terreno, € 43.904.788 per immobili centro sportivo e € 2.758.637 per i campi di calcio e verde. Il valore contabile netto al 30 giugno 2015 è di € 41.076.932 (€ 42.072.353 al 30 giugno 2014).

Gli impianti del Centro Sportivo hanno un costo storico di € 8.761.976 ed un valore contabile netto di € 2.898.752. Complessivamente gli impianti e macchinari hanno un costo storico di € 8.958.876 ed un valore contabile netto di € 2.965.343; mentre le attrezzature registrano un costo storico d € 1.208.980 ed un valore contabile netto di € 454.470.

Considerando la voce “terreni e fabbricati” unitamente a “impianti e macchinario”, possiamo affermare che il nuovo centro sportivo è costato circa 57 milioni.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto è positivo per circa € 13,7 milioni, finanzia il 16% dell’attivo. Rispetto all’esercizio precedente risulta un decremento di € 15.356.900, pari alla perdita di esercizio.

In passato, un’importante fonte di alimentazione dei mezzi propri in passato era costituita dall’autofinanziamento. Dal 2005 al 2014 il patrimonio netto è aumentato di 28,9 milioni di Euro e, nello stesso periodo sono stati conseguiti utili per 29,8 milioni di Euro.

Per quanto riguarda la perdita dell'esercizio 2014/15, l'assemblea dei soci lo ha deliberato di coprire la perdita dell’esercizio, pari ad € 15.356.900, nel modo seguente: per Euro 2.378.686 mediante l'integrale utilizzo della riserva straordinaria; per Euro 486.253 mediante l'integrale utilizzo della riserva 10% scuole giovanile; per Euro 1.238.415 mediante l'integrale utilizzo della riserva legale; e di rinviare la perdita residua pari ad Euro 11.253.546 in attesa che l'assemblea dei soci adotti i provvedimenti richiesti dall'art. 2446 del c.c..

Il rapporto tra Patrimonio Netto, aumentato del finanziamento soci, e attivo patrimoniale risulta essere 0,16

Posizione Finanziaria Netta.



La posizione finanziaria netta è negativa per 30,5 milioni (-€ 28,5 milioni nel 2013/14) e finanzia il 69% del capitale investito netto.
Le disponibilità liquide diminuiscono da € 584 mila a € 561 mila. I debiti bancari pari a € 25,2 milioni riguardano principalmente il mutuo verso l’Istituto del Credito Sportivo.
I debiti bancari finanziano il 28,7% dell’attivo e risultano in aumento complessivamente di 365 mila Euro.
I Debiti verso banche entro l'esercizio riguardano: Banca IFIS c/c per € 46.771; Credito Etneo per € 200.422; Competenze passive da ricevere per € 7.802; Debito Istituto Credito Sportivo per commissioni mutuo per € 13.035; Mutuo Istituto BCC per € 132.715; Mutuo Istituto credito Sportivo I erogazione per € 697.285; Mutuo Istituto credito Sportivo II erogazione per € 139.506; Mutuo Istituto credito Sportivo III erogazione per € 68.490 per un totale di € 1.306.026.
I Debiti verso banche oltre l'esercizio riguardano: Mutuo Istituto BCC per € 45.851; Mutuo Istituto credito Sportivo I erogazione per € 16.745.921; Mutuo Istituto credito Sportivo II erogazione per € 3.682.338; Mutuo Istituto credito Sportivo III erogazione. per € 3.436.512, per un totale di € 23.910.622.

In nota integrativa è scritto che in relazione ai mutui stipulati con il Credito Sportivo, in data 04/05/2015 l’Istituto Credito Sportivo ha accolto la richiesta di moratoria relativa ai contratti di mutuo n. 318550 del 30/11/2010, n. 4046700 del 17/05/2011 e n. 4128100 del 11/10/2011. La rinegoziazione ha determinato una proroga quinquennale dei termini di rimborso e ha consentito di traslare in coda al piano di ammortamento due semestralità di ciascun mutuo, spalmando i relativi interessi su tutta la durata dei contratti. Quindi, riepilogando, dal Credito Sportivo il Catania ha ricevuto € 28,2 milioni e al 31/12/2015 risulta che il Catania deve 24.770.051 oltre interessi; di cui € 19.537.874 oltre interessi con scadenza oltre 5 anni ed Euro 5.232.177 entro 5 anni. Il Mutuo Credito Sportivo, I erogazione, scade il 30/11/2031 , il Mutuo Credito Sportivo, II erogazione, scade il 31/05/2032, il Mutuo Credito Sportivo, III erogazione, scade il 31/10/2032.

In data 29/04/2015 è stato stipulato un Mutuo Chirografario con la Banca Credito Cooperativo di euro 200.000,00, da rimborsare in n. 18 rate mensili. Tale mutuo presenta una scadenza residua inferiore ai cinque anni. Il debito residuo al 30/06/2015 è di euro 178.566.

Ai fini del Financial Fair Play, bisogna considerare anche il saldo dei crediti e debiti verso società di calcio. I crediti verso società calcistiche sono pari a € 9,7 milioni e i Debiti verso società sportive sono pari a € 6,5 milioni circa.
La posizione finanziaria netta, ai fini del Fair Play Finanziario, pur essendo negativa, risulta superiore di poco al fatturato netto. A questo punto andrebbe considerato che la maggior parte del debito finanziario rientra nella fattispecie del debito “virtuoso”, perché destinato al finanziamento del Centro Sportivo.

L’ Indicatore di Indebitamento.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 30.06.2015 ammontano a € 55.341.407 ed il Valore della Produzione al 30 giugno 2015 è pari ad € 39.911.264, mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 48.376.153.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,14; mentre se si considerasse il valore della produzione medio al 30.06.2015 sarebbe pari a 1,39, comunque inferiore alla soglia massima del 2015/16 stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 2. Tale soglia è destinata a ridursi nel 2017/18 a 1,5.
Nei prossimi anni, il Valore della Produzione medio è destinato a diminuire considerando i ricavi ridotti della Lega Pro.

Il Rendiconto Finanziario.

Il decremento delle disponibilità liquide  è stato di Euro 23.176.
Il Flusso di cassa della gestione corrente è stato positivo per € 7.861.475, a causa soprattutto dell’Autofinanziamento economico positivo per € 8.461.969.
Il Flusso di cassa generato dall'attività di investimento è risultato negativo per € 9.888.291 a causa soprattutto dell’Incremento netto delle altre immobilizzazioni immateriali per € 8.503.820.
Il Flusso di cassa generato dall'attività finanziaria è stato positivo per € 2.003.640 anche a causa della Variazione debiti verso soci per finanziamenti per € 542.000.

Gli Altri debiti.

I debiti verso Tesserati per retribuzioni ammontano a € 1.711.925 (€ 1.881.489 nel 2013/14) e il rapporto con il costo del personale è del 9,34%, che è un dato fisiologico ed è un segnale di puntualità nei pagamenti.
I Debiti tributari sono pari a € 6.909.949 (€ 4.517.536 nel 2013/14) e finanziano il 7,9% dell’attivo. Tali debiti sono composti principalmente dal debito verso l’Erario per ritenute Irpef dipendenti per € 1.204.052 (€1.398.954 nel 2013/14); dal debito verso l’Erario per l’IRAP per 262.622; debito verso l’Erario per l’IRAP 30/06/2014 per € 723.002. Inoltre figurano debiti verso Agenzia entrate iva 2014 per € 2,5 milioni; per Unico 2013 per € 821 mila; e per Irap 2013 per € 464 mila.
Negli altri debiti figura Debiti V/Imu per € 803.510.
Il fondo per imposte differite, allocato tra i fondi rischi, ammonta a € 2.946.091 (€ 4.853.089 nel 2013/14). Inoltre figurano anche i seguenti accantonamenti: Fondo rischi cause civili per € 1.000.000; Fondo rischi cause nei confronti di giocatori e procuratori per  € 1.500.000; Fondo rischi cause contenzioso tributario è paria per € 2.221.000 e Fondo rischi campagna trasferimenti sportivi professionisti 2015/2016 per € 8.314.171.

Il Valore della Rosa.



La variazione in diminuzione dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, pari a € 6,6 milioni, è dipesa da investimenti per € 6 milioni; cessioni per un valore contabile residuo di € 3,1 milioni, ammortamenti per € 9,5 milioni.

Il Conto Economico.

Il valore della produzione è diminuito del 26,7%, da € 54,5 milioni a € 39,9 milioni.
I costi della produzione sono invece aumentati del 2,6%, da € 55,7 milioni a € 57,2 milioni. La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 17.288.292.



La struttura del conto economico non appare equilibrata in quanto i ricavi, senza plusvalenze, sono inferiori ai costi operativi.
Inoltre, l’attività di “Player Trading”, che include l’accantomento effettuato per le minusvalenze 2015/16, non è risultata sufficiente per colmare la differenza.

I Ricavi.



L’evoluzione del fatturato netto mostra l’enorme l’importanza dei diritti TV per una squadra di calcio, che nel 2014/15 sono crollati e a cui si è sopperito in parte col paracadute allocato tra gli altri ricavi..
I ricavi da gare diminuiscono del 50%, da € € 3.048.756 a € 1.523.194. La causa della riduzione è da ricercare nell’aver partecipato al campionato di serie B e al crollo degli abbonamenti di € 816 mila. I ricavi per i biiglietti per le partite di campionato in casa sono diminuiti a € 440.452 da € 1.173.436.
I ricavi costituiti da proventi derivanti dalla cessione diritti televisivi ammontano a € 563.197 (€ 30,2 milioni nel 2013/14) e incidono solo per l’ 1,4% sul valore della produzione e per il 2,2% del fatturato netto.
I ricavi commerciali, diminuiscono da € 5,2 milioni a € 2,4 milioni, incidono sul valore della produzione solo per il 6,15%. L'importo dello Sponsor tecnico ammonta a € 500.000 (€ 1.342.927 nel 2013/14). L'importo dello Sponsor ufficiale diminuisce da € 650.000 a € 380.000. La voce Sponsor istituzionale crolla da € 485.714 a € 109.977. La Pubblicità cartellonistica ha prodotto ricavi per € 939.401 (€ 2.239.696 nel 2013/14), mentre i Proventi commerciali e royalties ammontano a € 508.447 (€ 470.160 nel 2013/14).
Gli altri ricavi comprendono i Proventi Lega per “paracadute” pari ad Euro  12.500.000; la Vendita archivio rai 5.643.000 e la mutualità per € 2.474.378.

Il Catania ha proceduto alla capitalizzazione costi vivaio per un importo di € 1.503.820 (€ 801.465 nel 2013/14). Tale capitalizzazione si riferisce ai costi sostenuti nel corso dell’anno per la gestione, promozione e organizzazione dell’attività sportiva giovanile, il relativo cespite, allocato tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 2.107.817 (€ 1.449.120 nel 2013/14).

Il Player Trading.



Le plusvalenze realizzate sulle cessioni di diritti pluriennali di calciatori diminuiscono a € 9,7 milioni da € 13,6 milioni. Esse risultano in diminuzione di € 3,9 milioni e incidono per il 24,3% sul valore della produzione.
Le plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, realizzate nel 2014/15 risultano pari a € 9.684.559 e riguardano: Barrientos Pablo (San Lorenzo) per € 1.311.791; Bellusci Giuseppe (Leeds) per € 1.210.833; Bergessio Gonzalo (Sampdoria) per € 2.413.750; Doukara Souleymane (Leeds) per €  700.000; Izco Mariano (Chievo) per € 1.988.333; Lopez Maxi (Chievo) per € 1.059.852; Peruzzi Gino (Boca Juniors) per € 1.000.000.
I ricavi da cessione temporanea sono aumentati da € 460 mila a € 2,5 milioni.
Le minusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori per l’esercizio 2014/15 sono pari a € 44.444, e riguardano la risoluzione contrattuale di Almiron Sergio.
A tale importo si deve aggiungere anche l’importo di Euro 8.314.171 riguardante le minusvalenze 2015/16 accantonate perché già realizzate a seguito di vendite e risoluzioni contrattuali avvenute nei primi mesi della stagione sportiva 2015/2016, alla data di redazione del bilancio 2014/15, e rese necessarie a seguito della retrocessione della società in lega pro e della impossibilità a mantenere tali contratti. Tra queste figurano: Belmonte Nicola (Perugina) per € -220.000; Cabalceta Erick (Risoluzione) per € 21.836; Calaio Emanuele (Risoluzione) per € 30.500; Ceccarelli Luca (Risoluzione) per € 150.000; Crapek Michael (Lechia Gdansk) per € 907.500; Del Prete Lorenzo (Perugina) per € 278.571; Frison Alberto (Risoluzione) per € 520.000; Lodi Francesco (Risoluzione) per € 3.000.000; Maniero Riccardo (Bari) per € 400.000; Martinho Raphael Alves (Risoluzione) per € 1.373.625; Moretti Federico (Latina) per € 720.000; Schiavi Raffaele (Salernitana) per € 200.000; Sciaudone Daniele (Salernitana) per € 350.000 eSpolli Nicolas (Risoluzione) per € 142.169.

Gli ammortamenti della rosa calciatori aumentano da € 8 milioni a € 9,5 milioni circa e rappresentano il 16,7% dei costi della produzione e il 23,9 % del valore della produzione.

I Costi.

I costi del personale diminuiscono da € 23,8 milioni a € 18,3 milioni; pertanto, registrano un decremento del 23% e rappresentano il 70% circa del fatturato netto. In rapporto ai costi della produzione i costi del personale rappresentano solo il 32%.
Gli ammortamenti per immobilizzazioni materiali ammontano complessivamente ad € 3.138.246 (€ 3.108.329 nel 2013/14) e riguardano prevalentemente il centro sportivo.
L’ammortamento dei costi capitalizzati per il vivaio è di € 845.123 (€ 679.315 nel 2013/14).
I costi per servizi ammontano complessivamente ad € 5.437.432 (€8513865 nel 2013/14)
I Compensi per consulenze sportive diminuiscono a € 1.443.800 da € 2.579.154. Le Prestazioni dei procuratori ammontano a € 144.900 (€ 299.956 nel 2013/14).
Nel 2014/15 il Catania non ha pagato costi per Diritti immagine (€ 1.435.687 nel 2013/14).
I costi per godimento beni di terzi diminuiscono complessivamente da € 2.448.900 a € 969.941.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso del Catania il valore è di 0,64 se si considerasse tutto il costo del personale, tale valore sarebbe entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A per le stagioni sportive 2015/16-2016/17-2017/18.

Il “Punto di Pareggio”.

Il Catania che ha militato in Serie A non ha mostrato problemi per quanto riguarda il requisito del break-even, perché ha attuato una gestione economica sostanzialmente equilibrata, chiudendo, i bilanci, tranne il penultimo, sempre con un risultato positivo ed ha evidenziato anche ammortamenti per strutture sportive di notevole importo.
Invece, con la serie B ed il venir meno dei diritti TV nel 2014/15 è evidenziato un risultato prima delle imposte negativo per Euro 19,2 milioni, anche se allo stesso ha contribuito l’accontonamento delle minusvalenze 2015/16 per Euro 8.314.171..
Nel bilancio 2013/14 era evidenziato un risultato prima delle imposte positivo per € 930.484. Nel 2012/13, il risultato prima delle imposte era positivo per € 1,1 milioni e nel 2011/12 per € 7,2 milioni.
Il problema dell’equilibrio economico si ripresenterà con la partecipazione ai campionati di Lega-pro.

Conclusioni.

Per la società Calcio Catania SpA si prospettano come minimo due stagioni sportive consecutive in Lega-Pro, precisamente 2015-16 e 2016-17. Nell’ipotesi ottimistica di una promozione in Serie B, si aggiungerebbe un’altra stagione sportiva, quella del 2017-18, sempre con ricavi nettamente inferiori alla Serie A.
Si pensi che il valore della produzione del Frosinone nel 2013/14 è stato di 4,6 milioni di Euro.
Sarà molto importante il continuo sostegno della proprietà e la competenza del management sportivo nell’allestire squadre competitive.

Non a caso nella Relazione sulla gestione gli amministratori hanno scritto che per il prossimo futuro, auspicano che “la squadra possa ambire sin da subito alla promozione nel campionato di serie B”.